Territorio

Città del VINO

Campomarino

Città del vino è una definizione che indica un luogo privilegiato di svolgimento per questa antica arte di vinificazione.
La città del vino è quindi quel luogo dove da secoli grandi ed esperti vignaioli hanno prodotto il vino
e lo portano a degustare ad una grande quantità di persone amanti del buon gusto.
Città del vino è anche un nome depositato e riservato
a quelle cittadine italiane che fanno parte dell’Associazione sorta a Siena nel 1987.
Esso è quindi un titolo di cui possono fregiarsi tutti coloro che ne hanno acquistato i diritti, sia per l’adesione all’idea,
ma soprattutto per la loro autentica storia enologica, attestata nel tempo.
Campomarino, quindi, per la sua tradizione vitivinicola, per l’estensione del suo territorio coltivato a famosi vitigni,
ma, soprattutto per la qualità del prodotto vinificato, non poteva sottrarsi ad impegno così importante.
Geografia Fisica
Il territorio si colloca tra i fiumi Biferno a nord e Fortore a sud, poco più a nord del torrente Saccione che segna il confine tra Molise e Puglia: sorge a circa 80 m.s.l.m., nella zona altimetrica della collina litoranea, in una zona prevalentemente pianeggiante che favorisce l'agricoltura. Il clima è di tipo mediterraneo e il territorio è compreso nella zona climatica C.
La posizione del centro abitato, poco propensa ad ostacolare i venti ne favorisce la presenza durante tutto l'anno.
Anche l'umidità è presente sempre con un tasso molto elevato; durante il periodo estivo la temperatura è comunque mitigata dalle brezze marine e durante l'inverno vi è un clima temperato.
Il territorio di Nuova Cliternia è inoltre classificato a basso rischio sismico: tuttavia, a seguito di un terremoto che ha interessato il Molise il 31 ottobre 2002, sono state introdotte numerose norme antisismiche per evitare il riemergere di situazioni già riscontrate in occasione del citato terremoto che ha interessato gran parte del Molise.
Storia
Riguardo alla storia, vi sono diverse interpretazioni: alcuni ritengono che Cliternia fosse una città frentana, molto importante al tempo dell'impero romano, distrutta da un maremoto o da continue guerre; altri ritengono invece che Cliternia fosse certamente compresa nel territorio frentano, ma solo come piccolo insediamento eretto da pellegrini e fuggiaschi di diverse località limitrofe: nel corso del tempo questi insediamenti si fecero sempre più occasionali fino a scomparire del tutto. Gli storici la indicano come Cliternia Frentana per distinguerla da altre Cliternia, come ad esempio il caso di Cliternia Equicola (ubicata dei pressi della Valle del Salto). La nascita della 'Nuova' Cliternia Tutte le ipotesi riguardo alla storia di Nuova Cliternia giungono alla conclusione secondo la quale Nuova Cliternia vede la sua nascita all'inizio del Novecento, indipendentemente dalle vicende storiche passate. L'abitato di Nuova Cliternia si è formato negli anni venti del XX secolo, con le abitazioni erette dal regime fascista. Il nuovo insediamento prese il nome dell'abitato frentano di Cliternium o Cliternia, situata tra il Fortore e il Biferno. L'abitato si è in seguito sviluppato senza alcuna regolamentazione urbanistico-architettonica, soprattutto lungo le preesistenti vie di comunicazione.
Cultura
Il Santuario Madonna Grande è stato costruita nel XVII secolo circa, essendo testimoniata la sua presenza già dal 1744. Oggi si trova nel centro della frazione di Cliternia Nuova, ed ha una pianta a ottagono. Più che un vero santuario è una cappella che è arricchita da finestre per ciascun lato e da un portale con cornice barocca. Il piccolo campanile è a vela.
La copertura del tetto è innalzata lievemente verso il cielo come una cupola.
Nel santuario è presente il quadro della Madonna Grande oggetto di venerazione già da molti secoli, come riportato da monsignor Tria, già vescovo di Larino dal 1724 al 1741
Il dipinto risale all'epoca barocca e raffigura la Vergine in mantello, assorta, su uno sfondo scuro.
Il mantello è blu scuro mentre il vestito è rosso porpora.
Il 15 agosto si svolge la festa patronale, il quadro della Madonna Grande è portato in processione durante la festa.